Israele avverte Hamas: "Liberate tutti gli ostaggi o sarà guerra"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Hamas: ecco cosa farà con gli ostaggi, rischio nuova guerra

carro armato nella guerra Israele-Hamas

Hamas conferma il rilascio di tre ostaggi, ma non di tutti. Israele minaccia un’escalation militare. Pressioni dagli USA.

Le tensioni tra Israele e Hamas non accennano a diminuire. Dopo settimane di trattative, il rilascio degli ostaggi rimane un tema centrale nei negoziati per mantenere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

Da un lato, Israele e Stati Uniti pretendono il rilascio immediato e totale degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Dall’altro, il movimento palestinese continua a mantenere il controllo sulla situazione, cercando di dettare le condizioni per ogni singolo rilascio.

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu

L’ultimatum di Israele e la risposta di Hamas

Il piano per la gestione della Striscia, fortemente voluto dall’amministrazione Trump, ha sollevato critiche nel mondo arabo. Giordania ed Egitto, con il sostegno della Lega Araba, si oppongono fermamente a qualsiasi ipotesi di espulsione della popolazione palestinese. Anche Unione Europea, Cina e Francia hanno espresso perplessità, temendo una destabilizzazione della regione.

Ma il tempo stringe: la data fissata per il prossimo rilascio degli ostaggi è imminente e il rischio di una nuova escalation militare è sempre più concreto.

Mentre la pressione internazionale cresce, gli Stati Uniti hanno preso una posizione sempre più decisa. Il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato:

“Trump ha perso la pazienza, è ora che tutti gli ostaggi tornino a casa.”

Ancora più duro è stato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, che ha avvertito:

“Senza il ritorno a casa dei rapiti combatteremo con più intensità fino a realizzare il piano della Casa Bianca per la Striscia, con l’espulsione di tutti i palestinesi.”

Nonostante le minacce, Hamas non sembra cedere completamente. Il portavoce del gruppo, Sami Abu Zuhri, ha confermato:

“Hamas rilascerà gli ostaggi secondo gli accordi, ma non tutti.”

Una dichiarazione che lascia presagire nuove tensioni: basterà il rilascio parziale a evitare una ripresa delle ostilità?

Nel frattempo, i mediatori egiziani e qatarini si stanno adoperando per trovare una soluzione. Fonti del Cairo si dicono ottimiste, sostenendo che Israele avrebbe accettato alcune condizioni imposte da Hamas, come la consegna di ulteriori tende e rifugi per i civili.

Secondo alcuni esponenti del movimento palestinese presenti in Egitto, questo potrebbe rappresentare un “segnale positivo”, sufficiente a garantire il rilascio di un nuovo gruppo di ostaggi entro la scadenza prevista.

Israele si prepara a una nuova offensiva?

Nonostante i tentativi diplomatici, Israele non sembra intenzionato ad aspettare a lungo. Durante una visita al centro di comando delle IDF, il ministro Katz ha ribadito l’ultimatum:

“Non ci sarà accordo e ci sarà la guerra.”

Le forze armate israeliane sono tornate in stato di massima allerta, pronte a lanciare un’operazione ancora più intensa rispetto a quelle precedenti.

Nel frattempo, Trump ha fatto pressing sul re di Giordania, chiedendo di trasmettere un messaggio chiaro ad Hamas:

“La gravità della situazione deve essere compresa.”

Rubio ha aggiunto:

“Il presidente è stufo di aspettare per una, due o al massimo tre persone alla volta.”

Le parole del capo della diplomazia statunitense non lasciano spazio a dubbi:

“Non possiamo permettere che Hamas si ricostruisca.”

Ma dietro l’insistenza degli USA e di Israele si cela un obiettivo più grande: la realizzazione del piano di Trump per la gestione di Gaza.

Secondo Katz:

“La realizzazione della visione del presidente degli Stati Uniti Trump per Gaza”.

Ma questa visione è fortemente osteggiata dal mondo arabo. Giordania ed Egitto temono uno sfollamento forzato della popolazione palestinese, un’ipotesi che stanno cercando di scongiurare a tutti i costi.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha persino sospeso una visita negli Stati Uniti, chiarendo che:

“Il faccia a faccia con Trump non ci sarà se l’agenda dei colloqui includerà il piano per sfollare i palestinesi.”

La Lega Araba, intanto, si prepara a discutere la crisi in un vertice straordinario a fine mese al Cairo, dove l’Egitto presenterà una controproposta per la gestione della Striscia di Gaza.

Nel frattempo, il tempo scorre. Se Hamas non cederà alle richieste di Israele, la tregua potrebbe non reggere. E questa volta, l’offensiva militare promessa da Israele potrebbe essere ancora più dura.

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ultimo aggiornamento: 13 Febbraio 2025 9:10

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